lunedì 29 agosto 2011

5 settimane

Sembrano lunghissime.
Quando le chiedi al tuo capo, quando immagini tutte le cose che potrai fare, quando le aspetti con ansia mentre ti ammazzi di lavoro per chiudere tutte le cose in sospeso, quando ti accorgi che molte rimarranno sospese..

E poi sfuggono.
Come granelli di sabbia fra le tue piccole dita, come un soffione al vento, come stelle cadenti, come chicchi di risate.







Il regalo piu' grande e' stato avere tempo.

Tempo per svegliarsi presto la mattina, e rimanere tutti a letto, a giocare, leggere storie e coccolarsi.
Tempo per stare fermi ad osservare la tua meraviglia davanti ad una formica su un filo d'erba, ad una conchiglia fra mille sassolini, ad una bolla di sapone.
Tempo per conoscersi, per capirsi con uno sguardo.
Tempo per ridere. Ridere di noi, di te, delle tue risate, dei nostri errori.
Tempo per sbagliare.
..tempo per riprovare.






 
Una notte ho fatto un sogno.  Una donna chiedeva ad un gruppo di persone sedute in cerchio di scrivere su un biglietto le cose che ognuno di loro desiderava. Quando e' stato il mio turno, ho consegnato un foglio bianco.
Mi ha guardato, stupita: Non e' possibile!
L'ho guardata, serena: E' possibile.







domenica 21 agosto 2011

Scugnizzo fa l'Expression Primitive

Era da un po' che ci facevo caso... mi sembrava che tutti questi workshop fatti con Johan iniziassero ad acquistare un nuovo senso.

E' proprio uno spettacolo osservare Scugnizzo muoversi. Sono solo 2 mesi che cammina sulle sue gambe, ma di giorno in giorno e' sempre piu' sicuro... anzi, direi di piu': per lui e' proprio un piacere farlo. E' proprio vero che tutto inizia col cammino e con l'esplorazione dello spazio.

Neanche il tempo di arrivare in piscina e Scugnizzo, sceso dal carrozzino, rimane per un po' tra l'imbambolato e il semi-addormentato sull'asciugamano a giocare un po' con qualche giocattolino o con Leopoldo (il suo leoncino-peluche favorito)... ma basta poco e lo stimolo di alzarsi arriva supremo eeee... viaaa! Scugnizzo parte a manetta in giro per il prato, col suo passo un po' dinoccolato da Capitano Jack Sparrow (o forse direi meglio alla Keith Richard), vagando tra sdraio e asciugamani e zie che lo chiamano ma lui niente, tira dritto bello e impossibile fregandosene di tutti (inclusi papa' e mamma', vabbe'...), che a lui importa camminare ora!
E che camminare! Dritto, accelerando o rallentando, un po' a destra, un po' a sinistra, inclinandosi leggermente a destra o sinistra con le mani a modi aereo oppure allungando le braccia indietro come uno sciatore... a volte fa dei veri e propri cerchi sul posto, oppure si allunga tutto con le braccia verso l'alto come per invocare il sole, l'infinito o per abbracciare uno degli alti alberi presenti nel prato...!



Poi si nasconde dietro qualche sedia a sdraio e col musetto da birba cerca di coinvolgerti nel gioco dell'inseguimento... e allora comincia a correre ed a cambiare direzione bruscamente non appena vede che gli vai incontro per "catturarlo".

Ed e' proprio tramite queste prime camminate che Scugnizzo comincia ad esplorare lo spazio che lo contiene, sperimentando superfici diverse, limiti spaziali e cadute, sempre in una dimensione di gioco.
E il papa' non puo' che sbalordirsi per l'analogia con i lavori preliminari di un classico laboratorio di Expression Primitive, dedicati proprio a questa presa di coscienza dello spazio come contenitore supremo della nostra corporeita'. Pero' e' forte riconoscere gia' anche qualche elemento delle danze dell'infinito o delle 4 direzioni...!

Forse e' vero che tutti questi anni di studio non sono stati proprio buttati?

PS: sono chiaramente in attesa che Scugnizzo inizi a "sentire" il ritmo. Ritmo = alternanza, ovvero "senso dell'altro": mi sa che tocca aspettare ancora un po'... anche se a dirla tutta ieri sera ad una sagra medievale Scugnizzo non stava letteralmente nella pelle a sentire il ritmo scandito dei tamburi...!

venerdì 19 agosto 2011

Chi sono io ?!

La prima parola di mio figlio, lo Scugnizzo, 14 mesi di argento vivo, e' stata:
Tao tao.

Non potevamo aspettarci diversamente, data la sua natura estremamente socievole e gaudente.

Dopo aver salutato tutti, me, papa', nonni, parenti vari, amici, vicini di casa, ogni persona, cane, gatto incontrati per strada, ha pensato bene di aggiungere una seconda parola al suo dizionario:
Cacca.
Parola utilissima, soprattutto perche', unita al gesto evidente di toccarsi il pannolino, ci aiuta a tutelare l'ambiente, che in pochi minuti diventerebbe saturo di gas tossici.

Ora, pero', sarebbe il momento di aggiungere una nuova parola.. quella parolina dolce dolce, che tanti bimbi dicono presto. Che quando incontri le altre mamme ti chiedono "Ma come, non la dice ancora?".
Al che, mi sono chiesta.. ma non sara' che queste mamme li stressano fin dalla nascita, o ancor prima, quando sono nella loro pancia, ripetendo la parolina magica ossessivamente stile mantra?

Nessun problema. Non e' mai troppo tardi.

Sono giorni che interrogo lo Scugnizzo a ripetizione:
Chi sono io?!

Ho provato dolcemente, con aria accattivante, facendo mille smorfie, in tono imperativo, aggressivo, piagnucoloso, supplicante
Chi sono IO?! CHI SONO IO?! chi soooooooono ioooooooo?!

La risposta e' sempre uguale:
TA!

Quando mi rispondera'
Babbo Natale
sapro' che posso smettere.