mercoledì 28 settembre 2011

Buoni propositi

"Scugnizzo, dobbiamo proprio tagliarci le unghie, sono lunghissime!
Ora la mamma prende le forbicine e iniziamo."
"Se vuoi ti do una mano, io lo tengo e tu tagli.."
"Ma no, grazie GreenMan, di solito collabora."
… 
"Eccomi amore, facciamo in un attimo!"
"Ma non ti faccio male, ti ricordi? L'abbiamo fatto un sacco di volte"
"Se non stai fermo non ci riuscirò' mai.."
… 
"Questo dice "ho fame", 
questo dice "non c'e' pane", 
questo dice "non c'e' vino", 
questo dice "ce n'e' un pochino"
questo dice "Datelo a me che son piccolino!""
"Ma come fa a mangiare il mignolino con quelle unghie cosi' lunghe?! 
Dai dai che le tagliamo!"
"Guarda, se le taglia anche la mamma..
hai visto? Non ho sentito proprio niente! Non mi sono neanche accorta.."
...
"Oooooh ma guarda un po': questa non sono forbicine, e' un piccolo coccodrillo che vive nel nostro bagno e si ciba di unghiette. Poverino, non mangia da tanti giorni e ha proprio fame!"
"Gnam gnam il piccolo coccodrillo.."
...
"Non si danno i calci alla mamma!"
… 
"Ma dai, non c'e' da piangere.. "
...
...
"GREEN MAAAAAAAAN!!!"
"Tu tienigli i piedi e io taglio."

Ecco come i buoni propositi (e le unghie) della mamma vanno a farsi fott friggere dopo 20 minuti di estenuanti negoziazioni.

martedì 13 settembre 2011

Big Bang

Il piu' bello spettacolo..
Siamo noi siamo noi siamo noi. 
Io e te.



Il nostro matrimonio e' stato battezzato tre volte.

Non nel senso che sono gia' passati 3 anni.
E' stato battezzato 3 volte in poche ore.

Primo. Vincere la superstizione
Il calice di cristallo, simbolo di amore eterno e strumento di riappacificazione, donatoci dall'officiante (insieme ad una lunga e commovente spiegazione sul suo utilizzo) ha deciso di suicidarsi prima ancora di uscire dalla sala del comune.
Certo, qualcuno ha gettato sospetti su nonna Rosa, che per rendersi utile avrebbe deciso di raccogliere da sola tutti gli oggetti della sala..
addobbi floreali di 2 metri, una pila di libri e libretti delle celebrazione, giacche e scialli dimenticati dagli ospiti, un ombrello famigliare (unico oggetto utile, come scopriremo presto), e in cima a questa torre trabicolante, il calice.

Di quel momento ricordo solo il rumore.
Come un elefante che entra in un negozio di cristalli e, non contento, per entrare sfonda anche la vetrina.
E poi un silenzio congelato.
Accompagnato da sguardi imbarazzati.


La verita' e' che, conoscendoci, se nn fosse andato in mille pezzi da solo,
ce lo saremmo lanciato alla prima discussione..


Secondo. Abbandonarsi alle acque
Ora, si sa che la sposa bagnata e' fortunata, che ogni sposa si augura in fondo al cuore (ma proprio in fondo in fondo) qualche goccia di pioggia, che in una bella giornata estiva un po' di pioggerellina puo' aiutare a sopportare giacche e camicie eleganti.

Ma qui si sta parlando del DILUVIO.
Ore e ore di pioggia scrosciante accompagnate da tuoni e lampi.
Mai il Trentino aveva avuto previsioni del tempo cosi' nere (e azzeccate).


Alla fine della cena, gli ospiti lamentavano un leggero intorpedimento ai piedi..
a mollo fino alle caviglie in 15 cm di acqua piovana.

In verita' il tempo ha fatto si che amici e parenti, cercando disperatamente un po' di tregua, riparassero tutti nell'unica sala al coperto. E che, obbligati in spazi angusti e incantati dalla musica ipnotizzante di dj Lo, ballassero per ore e ore dissetandosi con l'unica bevanda adatta al freddo della serata, la grappa. Credo che molti di loro, al risveglio, si siano chiesti quando e come fossero passati dal matrimonio al rave.. soprattutto la fotografa che, appeso il cappello al muro, ha passato la serata collassata sul divano.


Sta di fatto che, proprio grazie alle condizioni meteo, molti lo ricodano come il matrimonio piu' divertente e socializzante (..e alcolico) della loro vita.

Terzo. La forza del giaguaro.
Silenzio. Una canoa scivola lenta su un fiume nero, immobile. Qui e la' occhi di caimani ci osservano severi (come a dire: che cazpita hanno da guardare queste scimmie nude coperte di tessuti high-tech sudati?).



E nel silenzio, Pedro (il mitico quasi-biologo accompagnatore):
"Guardate la', credo sia un puma!".
E subito si mette a remare per avvicinarsi alla riva..
"NO, NO, E' UNA ONCA !"
(Onca = Giaguaro)

In realta' non era "un giaguaro".. ma ben DUE giaguari, un maschio (gigantesco) e una femmina, che si rilassavano beati dopo essersi coccolati un po'.

Ora. Mettete 3 persone su una canoa sgarruppata, circondati dai caimani, a decine di chilometri dalla prima fazenda, a pochi metri dalla riva, e poco piu' in la' due felini di qualche quintale che, annusata la presenza estranea, ti fissano con sguardi arancioni..



Cosa fanno i nostri amici in barca?
1) si mettono ai remi e, gia' soddisfatti del rarissimo incontro, si allontanano con circospezione
2) scattano una foto, perche' altrimenti non ci crederebbe nessuno, e poi si allontanano
3) pregano

Bene, questo non succede se a) una delle persone e' un quasi-biologo che dopo 6 mesi di ricerca incontra finalmente un giaguaro, b) i due novelli sposini sono incantati dalla bellezza dei felini e da un ipnotizzante sottofondo di ruggito continuo, come l'inizio di un tuono tenuto all'infinito (..che i giaguari usino la respirazione circolare??).

Seguono 50 minuti surreali, in cui Pedro scatta qualche migliaio di fotografie alternate ad esclamazioni di incredulita', i due felini giocano fra loro e si sollazzano al sole, gli sposini, non osando emettere alcun suono, si scambiano continuamente sguardi preoccupati ('ma siamo sicuri sia una bella idea?', 'e' piu' veloce una canoa o un giaguaro?', 'non e' che dopo le effusioni avranno fame?') e tranquillizzanti ('Pedro lavora qui da mesi, fidiamoci di lui', 'si sa che i felini non amano l'acqua', 'guarda quei capibara, son prede piu' ciccione e lente di noi..').


© Pedro il quasi-biologo
La nostra ignoranza, e l'incoscienza di Pedro, ci hanno donato uno dei momenti piu' intensi della nostra vita insieme.
Solo tornando a casa, e volendo scoprire qualcosa di piu' sui nostri amici brasiliani, abbiamo letto Wikipedia e capito che a) ci e' andata davvero bene, 2) i giaguari avevano gia' mangiato, 3) se Pedro era un quasi-biologo c'era un buon motivo.

"Si sono visti giaguari tuffarsi in acqua per assalire caimani discretamente grossi, così come anaconde subadulte o i grandi pesci amazzonici Arapaima. Questa familiarità con l'acqua accomuna il giaguaro alla tigre, e questi due esempi rendono inattendibile la credenza comune secondo cui tutti i felini "odiano l'acqua"".
[Wikipedia.it]



Gia' da questi primi giorni avremmo dovuto intuire il ritmo ossessivo della nostra famiglia..
in questi 3 anni, tante sono le cose capitate, cercate, trovate, costruite. 

S. Lucia, che invece di portar regali, rapisce un sogno durato un attimo. Un secondo viaggio di nozze a pochi mesi dal primo, pescando pesci con una bottiglia di plastica. La primavera di Praga. Un dito perso, un dito ritrovato. Il teatro, amore, sfogo e frustrazione. La danza, amore, sfogo e frustrazione. Cercare casa in campagna. Una Vespa gialla: la Wanda. Camminare sulle tracce di San Vili per tanti giorni, e poi scoprire di nn volersi piu' fermare. Fondare un'azienda, con poca convinzione. Tornare adolescenti per un'estate. Cercare casa in citta'. L'emozione di un battito di cuore nella mia pancia. Leggere, informarsi, massaggiarsi, respirare, pensare, ..da futuri genitori. L'ultimo Natale in 2, sotto la neve con gli amici piu' cari. Dopo anni di precariato sottopagato, firmare un contratto indeterminato (a saperlo, rimanevo incinta prima). Cercare una casa che sia il nostro nido. Trovarla (ma sara' vero?!). Dal parto dolce in acqua al parto drogato di una settimana. Il primo dolcissimo, profondo, rigenerante, sguardo dello Scugnizzo. Dopo tanti giorni, finalmente a casa! ..a ripassare tutto il repertorio canoro degli ultimi 50 anni in attesa che passino le coliche. Svegliarsi ogni 2 ore tutte le notti: tetta, ninna nanna con balletto, ruttino. La prima estate in tre: 40 gradi all'ombra e tornare a fare l'alba come ai vecchi tempi. Sciogliersi, per il caldo, e per il primo sorriso. 30 anni di mutuo senza condizionale. Lavori in corso, lavori in corso. Primo trasloco: addio ai monti, tutti a casa di nonna Lella. Svegliarsi sempre ogni 2 ore tutte le notti. Lavori in corso, lavori in corso (.. e chiedersi se mai riusciremo a traslocare). Notti insonni fra pianti da calmare, pianificazione, progettazione e ri-pianificazione dei lavori, operai desaparecidos, scadenze lavorative importanti di GreenMan, litigate e riappacificazioni. Camminare sotto i primi fiocchi di neve, con 10 chili urlanti sulla schiena. Secondo trasloco: ce l'abbiamo fatta, Natale nella nostra casa nuova, fra feste di inaugurazione, pacchi regalo da aprire, pacchi infiniti da svuotare..  Svegliarsi sempre ogni 2 ore tutte le notti. Inserimento di Scugnizzo da tages-Dani. Malattia. Ri-inserimento. Ri-malattia. Ri-ri-inserimento... Annamelie torna al lavoro e lo Scugnizzo, spostato nella sua cameretta, si fa 12 ore di sonno di fila... sempre. (maledirsi per non averci pensato prima). Salti mortali fra tages-malattie, Scugnizzo-malattie, e nonni sempre disponibili ma esausti. Pregare per un posto al nido. Il primo compleanno: le risate chiama-baci dello Scugnizzo, gli sguardi commossi dei nonni, sentire di aver fatto un giro di boa, e, gongolanti, godersi il primo traguardo. Progettare il primo viaggio in 3: tutti a Budapest! Annullare il viaggio causa malattia bastardissima e sconosciuta (bocca, mani, piedi.. ma che e', il gioco degli untori???). Pregare che il morbo nn si propaghi anche ai nonni. Ri-pregare per un posto al nido. Tutti al mare: relax totale fra burrate, burraco, e burloni! Le preghiere sono ascoltate: i nonni sopravvivono all'untore e da settembre lo Scugnizzo e' al nido-Girasole! Vacanze vacanze vacanze vacanze vacanze (vedi 5 settimane).

Caro amore mio, GreenMan. 
Solo ora capisco che il nostro triplo battesimo e' stato davvero fondamentale.

Per sopravvivere a tutto questo, e a tutto quello che verra', era necessario 1) vincere ogni superstizione e pregiudizio, 2) lasciarsi trasportare fiduciosi dalle acque, ma soprattutto, 3) ci voleva una coppia di veri giaguari.



Il piu' grande spettacolo..
Siamo noi siamo noi siamo noi. 
Noi tre.



Altro che Big Bang!
In confronto ai nostri ultimi 3 anni, il Big Bang e' una puzzetta di marmotta.

Scusate, ma non ho resistito al finale romantico..